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[Contest] Poesia - Speranza, Solitudine, Sofferenza
Scadenza: 29/01 ore 23.59
Per festeggiare questo periodo conclusivo di uno degli anni più difficili di sempre dal punto di vista Mondiale, abbiamo deciso di aprire un piccolo Contest di Scrittura per la nostra community!
In base alla partecipazione ad esso, valuteremo la possibilità di aprirne degli altri nel prossimo periodo.• Regolamento del ContestVincoli da rispettare:
• Le Tematiche da seguire sono: Speranza, Solitudine, Sofferenza.
• NON copiare i lavori degli altri! Verranno fatte delle ricerche sul Web prima di pubblicare l'esito del contest!
• Il proprio lavoro andrà consegnato entro e non oltre il 29/01 alle 23:59!
Altre informazioni sullo svolgimento:
Alla fine del Contest verrà inserito il Sondaggio all'interno della stessa discussione. Al vincitore andranno 5 Coins, ai partecipanti 2 Coins da spendere nella nostra Bottega.
Per qualsiasi dubbio, domanda, perplessità o commento inerente al Contest, potete scrivere nel Topic sulle Domande/Dubbi sui nostri Contest Grafici, commenti non inerenti al proprio lavoro verranno cancellati• Consigli Utili
Tips: Sentiti totalmente libero di esprimere le tue emozioni!
Tips: Sei libero di spaziare quanto vuoi ovviamente, ma assicurati di comunicare le tue sensazioni e i tuoi sentimenti riguardo le tematiche principali del Contest.. -
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29 giugno 2009
Mia poesia!
Sei bruciata tra le fiamme dell'inferno.
Un dolore d'una vita
che non andrà più via.
Distrutti i cuori tuoi
dove sei finita?
Gente più non dorme,
ma non più irradiata
da respiro sarà!
Niente parole
tenaci assieme a far finta
che non c'è!
Io di lacrime
sul viso
potessi morrei!
E che darei
perché quel veleno
fosse più lontano
e fosse stato incubo mio.
Ma vedo fuori,
e col cor spezzato,
mi rendo conto,
e rivedo te che sei, che sei,
l'altra vita mia,
che se potessi, lo vorrei,
per non patir ferita, la farei finita
e tutto scorderei!
Basta parole,
solo silenzio!. -
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Il dolore.
Sei arrivato cosí
all'improvviso
poi la morte
e quella è
il dolore piú forte
che adrofizzato
sembrava il resto.
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La coltre avversa avvolge fin oltre le fronde
di speme sporadiche, sradicate.
Frenate frenetiche ritmate fra rombi e
tribolanti rituali; veniali, urticanti,
gracchiano su distanze di istanze remote e
distese stirate, scoscese e fraintese; oramai
condiscese dinanzi all'ammanco che
l'ammenda estromise.
Deludente è il sogno di colui che deambula;
non fa specie che la sabbia delle dune
platoniche abbia sopperito al presagio
di inesorabile abbandono.
Supplire e supplizio: la formula
improfessabile dell'armistizio
al divenire.. -
.Non spicca il volo ma guarda sognante
il pettirosso dalle ali deboli;
sull'alte onde dei suoi desideri
sfiora il sole e saluta la luna,
ma son le rondini a tesser le nuvole,
mentre malinconico ei guarda da terra.
Ma di colpo spira il vento,
la tempesta squassa il cielo;
e la luce svanisce, adombra di pioggia.
Nessun canto scuote i rami,
Ogni uccello nel suo nido;
Il mondo si ferma, l'avvolge il silenzio.
Nella sua alcova, il cuore d'un tronco,
gli si riempiono gli occhi d'azzurro;
e blu, e indaco e lampi bianchissimi
E il cielo immenso, vuoto e libero.
Non più battiti d'ali da seguire,
Ne ansia ne fretta di partire.
Sbatti le ali, piccin pettirosso,
piccole e fragili dalla paura:
così che forse, al cessar dei tuoni,
Sarai proprio tu a cantare l'aurora.. -
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Condannati
All'attesa del tuo arrivo
Nella preoccupazione dell'imprevedibile
Non la morte si teme, ma la sua sensazione
Una stretta alla gola, come fosse filo spinato
Eppure tu non porti la fine
Ne fai solo assaporare la sensazione
E dopo qualche attimo, c'è solo silenzio
Lo sgomento di chi ti circonda
E il sorriso con cui rassicuri
"Non succederà più". -
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Eppure lo ricordo,
il tuo sorriso.
Si. Difficile è, parlarne oggi.
E chi li vede più i sorrisi.
E chi li dona più i sorrisi.
Chi li ha, quelli, se li tiene stretti!
Eppur pensavo, guardando il mare,
che il tuo sorriso è sempre il più bello di tutti.
E mi domandavo, sai? Perché io l’odio?
Il tuo sorriso, intendo.
Si... ci ho provato, credimi.
Ma tutta questa bellezza, io,
forse non la merito.
O sei tu, che m’odi?
Io, credimi, vorrei chieder perdono,
per ogni istante sprecato di te.
Ma il cor mio s’è fatto, troppo presto,
il campo di una battaglia senza fine.
Questi due opposti che fanno a pugni in me.
Questi miei sogni, che ho riposto in te.
E questa mente stanca di resistere ai miei ‘addio’.
Sarà che non mi va più, Vita...
... o forse l’ho solo scordato.
Eppure lo ricordo,
il tuo sorriso..